Pres. Marta CARTABIA
Ministra della Giustizia - R O M A
Preg.ma Ministra Cartabia,
veniamo da mesi e mesi di gravi difficoltà in cui tutto il Personale degli Istituti Penitenziari ha fatto fronte in ogni modo possibile per arginare la diffusione dei contagi da Covid, operazione non sempre riuscita ma che comunque ancora oggi vede - soprattutto il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria - operare perché sia preservata la salute e la sicurezza di ogni Persona.
In questi giorni il dibattito politico e Parlamentare avanza, riguardo all’introduzione dell’uso del green pass per talune attività dove serve evitare che, nuove possibili ondate del contagio, mettano in crisi il Paese.
Tra le molte ipotesi che emergono alla discussione vediamo però ignorata completamente una valutazione sulle misure che potrebbero riguardare anche comunità chiuse quali – ad esempio – i penitenziari. E se pensiamo all’impegno ed all’enorme sforzo fatto fino a qui, compresa la imponente campagna vaccinale portata avanti tra il Personale e tra la popolazione detenuta, emergono dubbi sul perché non vengano considerati i rischi che continuano ad emergere circa una possibile assenza di controllo sanitario per le migliaia e migliaia di Persone che ogni giorno ed a vario titolo (familiari detenuti, avvocati, insegnanti, volontari, garanti detenuti e politici di ogni livello) entrano nei penitenziari.
Prendiamo spunto dalle parole che ieri il Presidente della Repubblica ha pronunciato pubblicamente: "La libertà è condizione irrinunziabile ma chi limita oggi la nostra libertà è il virus non gli strumenti e le regole per sconfiggerlo... La vaccinazione è un dovere morale e civico". E proprio riguardo a tale principio chiediamo alla S.V. di valutare se e come prevedere con quali strumenti, nei prossimi mesi, preservare e tutelare la salute collettiva interna ai penitenziari.
In attesa di un Suo cortese riscontro si porgono cordiali saluti.
Il Segretario Generale
(Massimo VESPIA)