Dott. Massimo PARISI
Direttore Generale del Personale D.A.P. - R O M A
Egregio dott. Parisi,
le difficoltà che comunemente vengono affrontate dal Personale di Polizia Penitenziaria negli Istituti, per assicurare tutte le attività di sicurezza e di gestione dei servizi operativi, sono messe a dura prova in questi giorni in cui stà per concludersi il periodo delle festività natalizie.
Come noto il Corpo di Polizia penitenziaria soffre una cronica carenza delle dotazioni organiche, nonostante che l’aumento dei compiti istituzionali cui assolvere siano aumentati e tutto questo in assenza di un contestuale aumento delle unità di poliziotti in servizio.
A quanto detto si aggiunge il problema del sovraffollamento dei detenuti, con difficoltà gestionali degli stessi che mostrano in modo sempre più evidente episodi di intolleranza e di aggressività verso gli Operatori con fatti che quasi quotidianamente vengono agli onori delle cronache giornalistiche, gettando talvolta anche discredito sul valore del lavoro della Polizia penitenziaria.
Purtroppo tutto ciò avviene in un quadro disomogeneo nella distribuzione del Personale sul territorio, a partire dai Ruoli di maggiore responsabilità nella “catena di comando” degli Istituti.
Sono di tutta evidenza le gravi difficoltà che in questi giorni affrontano alcune realtà come - ad esempio - il carcere di Biella in Piemonte, di Sassari in Sardegna, di Foggia in Puglia e di Larino in Molise, dove non solo manca la figura del Comandante di Reparto ( assenza spesso abbinata anche a quella di un Direttore dell’Istituto ) ma anche nei Ruoli degli Ispettori ed in quello dei Sovrintendenti, le presenze sono residuali rispetto alle dotazioni previste dagli specifici Decreti Ministeriali costringendo all’impiego in compiti superiori Colleghi e Colleghe del Ruolo degli Agenti ed Assistenti, una situazione divenuta intollerabile visto il prolungarsi negli anni di una tale situazione di deficit organizzativo dei Reparti.
Registriamo e denunciamo quanto segnalato dalle nostre Segreterie Regionali che quotidianamente affrontano il problema, coinvolgendo Provveditori dell’Amministrazione che però talvolta non intervengono adeguatamente sulle questioni e/o altre volte sono nell’impossibilità di risolvere quanto accade, sia per le carenti dotazioni di Personale nei distretti di loro competenza, sia per insufficienti disponibilità economiche per intervenire anche con misure temporanee di assegnazioni provvisorie on trattamento economico di trasferta per i destinatari dei provvedimenti.
Per quanto detto, nel chiedere alla S.V. di verificare ed intervenire sulle situazioni più gravi già inviate alla Sua attenzione, sollecitiamo la convocazione di uno specifico confronto sindacale a livello nazionale.
In attesa di un Suo celere riscontro si porgono cordiali saluti.
Il Segretario Generale
Massimo VESPIA