All’ On. Alfonso BONAFEDE
Ministro della Giustizia
ROMA

Onorevole Ministro,
prima ancora che la devastazione delle carceri diventasse notizia quotidiana, celata o
addirittura malcelata dietro l’emergenza delle infezioni da CODIV-19, le scriventi Organizzazioni
Sindacali avevano accoratamente richiesto il suo intervento ed un’interlocuzione ferma e certa.


Nessuna delle istanze ad Ella rivolte hanno trovato riscontro, sì da indurre chi scrive ad
alzare i toni e a comunicare l’interruzione delle relazioni sindacali.
Sono giornate concitate quelle che (speriamo) ci lasceremo alle spalle; vite umane sono
andate perse, i beni dell’Amministrazione sono stati distrutti, lo Stato è stato assaltato dalla
delinquenza quasi divenendone ostaggio. In tutto questo, le uniche parole che sono giunte da Via
Arenula si sono limitate ad elogiare (doverosamente) l’operato della Polizia Penitenziaria.
Ebbene, questa volta non basta la pacca sulla spalla, così come non basta l’intempestiva
convocazione giunta per questa sera.
Il mondo penitenziario vive un’emergenza non percepita nella sua reale portata; ne è prova
la circostanza del varo del DPCM del 9 marzo nel mentre erano in corso pesanti devastazioni e
consistenti evasioni, senza che il decreto abbia volto minimamente lo sguardo alla questione
penitenziaria.
Lo stato dell’arte ci induce, per senso di responsabilità, a disertare l’odierna convocazione
ritenendo che le uniche garanzie di intervento, in questo preciso momento, possano giungere dal
Presidente del Consiglio dei Ministri, cui si rivolge l’ennesima richiesta di incontro.
Distinti saluti
SAPPE OSAPP UILPA PP SINAPPE FNS CISL USPP CGIL FP
Capece Beneduci De Fazio Santini Mannone Moretti Oliverio