Roma, 8 Settembre 2020
Agli Iscritti della FNS Cisl
Cari Amici,
solo oggi, dopo aver vissuto con sgomento, e immenso dolore la notizia della scomparsa di Guglielmo Maccione e aver partecipato con grande trasporto, insieme a moltissimi Amici, al suo funerale sabato scorso, ho trovato un momento di serenità per esprimere dei miei pensieri sulla tragedia che oltre i suoi cari ha coinvolto profondamente e nell’intimo la mia persona.
Non mi sono sentito di dire nulla durante la celebrazione funebre perché ero troppo turbato, quando si perde un caro amico, un fratello, ogni parola diventa inutile e quasi intacca l’autentico sentimento di dolore che si vive nel proprio privato.
Molti sanno che per me Guglielmo è stato un maestro nel sindacato ma anche nella vita perché all’inizio della mia attività sindacale la nostra frequenza era quotidiana e quindi oltre ad essere stato il mio mentore è stato anche un fratello maggiore.
Negli anni ottanta e novanta mi prese sotto le sue ali protettrici e mi plasmò da sindacalista , da vero sindacalista.
Mi diceva sempre che per fare un buon sindacalista occorreva, ieri ed oggi, soprattutto la passione per questo particolare lavoro, mettersi a disposizione degli altri e dare tutto se stessi nella causa, quella di migliorare le condizioni complessive dei Vigili del fuoco.
Mi volle con se, ogni giorno, da Via Varese a Via dei Mille, le nostre sedi nazionali e quando valutò che fossi in grado di prendere il suo posto alla guida del Sinalco VVF mi assegnò, con il consenso della generalità delle strutture sindacali, nel 1997 questa grande e prestigiosa responsabilità.
Sulla base dei suoi insegnamenti ho cercato di fare il massimo possibile, ho dato tutto me stesso , sacrificando anche gli affetti familiari ho dedicato gran parte della mia vita ai Vigili del fuoco e poi alla Federazione della Sicurezza e quindi ai Colleghi della Polizia penitenziaria ed ai Forestali.
Credo nel mio intimo di non averlo deluso e questa è la cosa che più mi riempie di soddisfazione ed è anche, ne sono sicuro, il regalo più grande che Guglielmo si aspettava da me.
Ho voluto bene a Guglielmo come un fratello e spero, come cristiano, che anche nella nuova vita mi guardi e mi aiuti come ha sempre fatto quando lavoravamo fianco a fianco. Nel prossimo mese pubblicheremo un libro sulla storia del sindacato nei Vigili del fuoco dagli anni ’50 fino ai nostri giorni e buona parte della nostra storia ha visto Guglielmo quale autentico protagonista.
Questo libro lo vogliamo dedicare alla memoria di Guglielmo così anche coloro che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo avranno elementi per poterne apprezzare le gesta in favore dei Vigili del fuoco.
Ciao Guglielmo.
Pompeo Mannone