La legge di Bilancio 2024 prevede bonus e benefici per la famiglia finalizzati a misure per incentivare la genitorialità.  Considerando la complessità della materia proviamo ad illustrare le previsioni una per una:

Bonus in busta paga alle Mamme
Viene previsto un taglio del cuneo fiscale per le lavoratrici con almeno due figli. Il Bonus ha un valore massimo di 3000 euro ed è previsto dal 2024 al 2026. La decontribuzione per le madri lavoratrici funziona in tal modo:
-  con almeno due figli si azzera la contribuzione dovuta dalla lavoratrice fino ai 10 anni del figlio più piccolo (per i nuovi nati 2024 con un altro minore fino a 10 anni in famiglia);
-  con tre figli, il bonus mamma dura fino alla maggiore età del figlio minore (si applica ai nuovi nati 2024-2026).
Tale beneficio non determina penalizzazioni sulla pensione, poiché la quota di contributi su cui si applica lo sconto viene coperta dallo Stato. L’effetto nella retribuzione mensile  è lo stesso previsto per il taglio del cuneo contributivo fino a 35mila euro lordi e la quota di contribuzione va direttamente in busta paga, aumentando lo stipendio netto.
Per favorire l’occupazione femminile con riferimento alle lavoratrici madri  è  altresì prevista una super-deduzione al 130% per l’assunzione di donne con figli.

Dal 2024 Congedo parentale potenziato  
Il congedo parentale – come previsto dalla legge -  si può chiedere fino ai 12 anni di vita del bambino ma è indennizzato solo per nove mensilità.
Il congedo parentale dal 2024 – invece - prevede:
-  Un mese è indennizzabile all’80% ( se utilizzato entro i 6 anni del figlio, altrimenti viene pagato al 30%);
-  Un mese è  indennizzabile al 60% ( se utilizzato entro i 6 anni del figlio, altrimenti viene pagato al 30%);
-  7 mesi sono indennizzabili al 30% ( se utilizzato fino ai 12 anni del figlio).
La legge, per ciascun genitore, da diritto a 3 mesi di congedo parentale indennizzati e  non trasferibili, mentre altri 3 mesi sono utilizzabili alternativamente dall’uno o dall’altro genitore.

Potenziamento del  Bonus asilo nido dal secondo figlio
La legge bilancio 2024 ha incrementato il relativo fondo, quello del  tradizionale Bonus asilo nido. Pertanto dal 2024  viene elevato fino a 3.600 euro per i nuovi nati in nuclei familiari in cui è presente già un altro figlio con meno di dieci anni, ma solamente se l’ISEE non supera i 40mila euro.

Il contributo è destinato ai  genitori di figli nati, adottati o affidati fino a 3 anni di età, volto a sostenere le spese per l’asilo nido o il supporto domiciliare di bambini affetti da gravi patologie che compiono 3 anni entro il 31 dicembre, erogato in 11 mensilità (da 136 a 272 euro circa) in base a tali soglie base:
-   3.000 euro ( 270 euro al mese) con ISEE minorenni fino a 25mila euro;
-   2.500 euro ( 227 euro al mese) con ISEE da 25mila a 40mila euro;
-   1.500 euro ( 136 euro al mese) senza ISEE.

Detassazione fringe benefit
Nel  Pacchetto Lavoro è stata prevista una misura che s’inserisce fra gli incentivi alla natalità.
La soglia definita  fringe benefit detassata, che in via ordinaria è pari a 258 euro, aumenta per tutti i  lavoratori dipendenti arrivando a 1.000 euro, con una rimodulazione per i genitori.
Sostanzialmente  il bonus 3.000 euro precedentemente previsto nel 2023  viene riproposto per il  2024  ma ridotto a 2.000 euro. Esso è destinato ai lavoratori con figli, non è obbligatorio da parte delle aziende ma essendo detassato può divenire  un valido strumento di gratificazione del dipendente.

Assegno Unico
Per quanto riguarda l’Assegno Unico Universale, sono state  confermate tutte le misure previste dallo scorso anno con importi maggiorati per il 1° anno di vita del bambino e per le famiglie numerose. Viene inoltre prevista la perequazione automatica degli importi in adeguamento all’inflazione.

Cordiali saluti.

Il Segretario Generale
(Massimo VESPIA)