Egregio dott. Parisi,
oggi è il giorno in cui scadono i termini entro i quali ogni Sede di servizio deve aver completato l’invio del personale di polizia penitenziaria trasferito per effetto del piano di mobilità.
Lo ha ricordato più volte anche la S.V. – e la FNS CISL conviene con Lei su questo – che trattasi di un piano di mobilità importante nei numeri e che interviene in un momento di grande trasformazione delle dotazioni organiche degli Istituti penitenziari, anche per effetto di migliaia di procedimenti di avanzamento nelle qualifiche di tutti coloro che hanno terminato i corsi per l’accesso al Ruolo dei Sovrintendenti.
Segnaliamo però alla Sua attenzione l’esigenza che la Direzione Generale del Personale svolga alcune necessarie verifiche sugli effetti di tanti e diversi provvedimenti emanati contestualmente. Capita infatti che la pianificazione della mobilità, che prevede effetti di compensazione tra Sedi cedenti e quelle riceventi, vede accadere che qualche Istituto non solo non riceve una eventuale integrazione d’organico programmata ma neanche compensa le uscite per mobilità. Ad esempio, anche nel Lazio, ci sono Sedi che attendevano quelle unità decretate che poi – per effetto di ulteriori provvedimenti di destinazione verso altri Servizi ( GOM, NIC, USPEV etc etc) non ricevono numericamente quanto necessario per assicurare la minima capacità operativa.
Le chiediamo pertanto di verificare dove tali situazioni possono aver creato eccessive difficoltà al fine di un idoneo intervento immediato – ove possibile – ed in alternativa affinché dette Sedi siano immediatamente inserite tra quelle che dovranno prioritariamente essere all’attenzione di nuovi futuri provvedimenti.
In attesa di un Vostro urgente riscontro si porgono cordiali saluti.
Il Segretario Generale
Massimo VESPIA