INSODDISFATTI DI COME AVANZA LA TRATTATIVA

SERVONO PIÙ RISORSE PER AGGIORNARE

GLI STIPENDI E LE NORME DEL CONTRATTO DI LAVORO

Sono proseguiti fino alla sera di mercoledì 6 ottobre i lavori del tavolo tecnico tra Governo e Sindacati delle Forze di Polizia per il rinnovo del contratto nazionale del comparto sicurezza e difesa per il triennio 2019/2021.

Mentre una preliminare visione, afferente alla parte economica, inizia a prendere corpo per un possibile aumento medio lordo di circa 134 euro per tredici mensilità, decorrente solo dal 1° gennaio 2021 ( con un eventuale accordo che - già il prossimo 31 dicembre - vedrebbe scadere il contratto triennale rispetto a quello precedente che era scaduto il 31 dicembre 2018 ) per noi della FNS CISL sono ancora molte le questioni che il Governo non pare intenzionato a chiarire compiutamente, norme ormai risalenti al DPR 164 del 2002 e che a distanza di quasi 20 anni serve invece aggiornare ed adeguare ai tempi ed alle leggi intervenute nel tempo.

Pur apprezzando gli sforzi e le dichiarazioni d’intento fin qui esposte dalla Parte Pubblica, insisteremo sul fatto che il Governo debba aumentare l’appostamento di risorse da destinare alla retribuzione fissa, in modo tale da riequilibrare gli stanziamenti previsti per le indennità accessorie che negli anni hanno sempre penalizzato il personale di Polizia Penitenziaria. Basterebbe dire che un’ora di lavoro straordinario viene oggi pagata ai Colleghi meno di un’ora di lavoro ordinario.

Siamo fiduciosi che il Governo – interessato anch’esso come i Sindacati ad una rapida conclusione dei lavori - vorrà intervenire per giungere ad un accordo in linea con le richieste delle donne e degli uomini in uniforme, istanze presentate da tempo e che attendono una soluzione per assicurare il giusto riconoscimento a chi opera per la sicurezza collettiva dei Cittadini nel Paese.

Vi terremo informati sugli sviluppi.

Cordiali saluti.

Il Segretario Generale

Massimo VESPIA