Cari Amici e Amiche,
si sono svolti oggi i primi due incontri per l’ipotesi formulata dall’Amministrazione per l’individuazione dei Posti di Funzione nell’Organigramma delle due Amministrazioni coinvolte, il DAP ed il DGMC.
Oggi abbiamo quindi partecipato ai tavoli previsti per il Personale dell’Area Negoziale Dirigenti del Corpo e per il Personale non dirigente del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Trattiamo di un tema che viene dibattuto dal Decreto correttivo al Riordino delle Carriere delle FF.PP. che introducendo l’Area Negoziale Dirigenza ha di fatto determinato l’obbligatorietà per le Amministrazioni di prevedere un impianto di assegnazione degli Incarichi, rispetto ai Posti di Funzione, questione che chiaramente orienta l’intero assetto dell’organizzazione del Corpo.
Prima di entrare nel merito della proposta che ci era stata inviata abbiamo colto l’occasione, vista la presenza al Tavolo del Pres. Renoldi Capo del DAP (nonché del Corpo), del dott. Parisi D.G. Personale DAP e del dott. Cacciapuoti D.G. Personale del DGMC, di esprimere la nostra preoccupazione per l’escalation di eventi critici ed aggressioni al Personale che in questo ultimo periodo è per la FNS CISL la prima emergenza penitenziaria nel settore.
E prendendo spunto da questo non potevamo non segnalare il senso di perplessità che si va radicando sempre più tra il Personale, per una distanza che pare aumentare tra “tante idee e strategie di vertice”, che si paventano come una soluzione ai problemi del lavoro negli Istituti, mentre invece accade – come ad esempio ieri sera a Palermo Ucciardone – dove l’incarico di Sorveglianza Generale veniva assolto da un Assistente Capo (fatto comune in moltissimi Istituti) e che porta a domandarsi: ma nei momenti più critici le dirigenze previste, dell’Istituto e del Corpo, dove sono ?
Sul tema abbiamo quindi ascoltato una replica del Pres. Renoldi che ha offerto spunti onesti e che vedono l’Amministrazione richiedere la collaborazione di tutti per trovare soluzioni, considerazioni alle quali abbiamo chiesto di convocare il prima possibile un incontro affinché le Amministrazioni dibattano sul tema con i Rappresentanti del Personale.
Tornando al merito della questione trattata si è fatto presente che molte osservazioni presentate nel tempo non paiono aver trovata la giusta attenzione da parte del Gruppo di Lavoro che era stato costituito dalle Amministrazioni, motivo per il quale si è tornati a proporre di non avere timori a coinvolgere i rappresentanti sindacali nella fase di elaborazione del Gruppo di Lavoro stesso, anche perché trattandosi di materia soggetta a consultazione rimane chiaro che le decisioni organizzative conclusive restano in capo all’Amministrazione. A loro però decidere se assumerle con il consenso o con il dissenso del Personale da noi rappresentato.
Tra le nostre richieste c’è ad esempio quella di un riequilibrio tra dotazioni/carenze nei diversi livelli delle Amministrazioni.
Per capirci non concorderemo che in assenza di un completamento della copertura degli organici di Personale si operi per una carenza nelle Sedi sul territorio di punte anche del 30% mentre a livello centrale le carenze siano appena del 2% della previsione.
Altro aspetto della proposta che abbiamo segnalato è quella di 82 posti di dirigenti “in assorbimento per norme transitorie”, un modo strano ed incomprensibile di voler giustificare esuberi (probabilmente legati alla fotografia di un impiego esistente sregolato deciso autonomamente) che sarebbe stato più chiaro se avessero definito “sanatoria” !
Abbiamo chiesto di andare a rivedere la scelta legata anche a quelli che sarebbero gli incarichi definiti “Superiori” che a parere della FNS CISL non devono essere aumentati di 9 posti ma di 29.
Così come serve riportare le Scuole di Formazione del Corpo ad una loro autonomia direzionale e per esempio quelle di Sulmona e Parma, ma anche prevedere posti per particolari Sedi penitenziarie quali Foggia, Livorno, Brescia, Taranto, Benevento, Reggio Calabria ed altre ancora, senza precludere nessuna scelta futura rispetto alle tabelle che invece il Gruppo di lavoro ha predisposto.
E rispetto alla proposta abbiamo altresì segnalato come siano incomprensibili previsioni per dirigenti del Corpo di un posto a livello Centrale definito “Funzionario Addetto al Reparto”… un fatto non solo lessicale; ricordiamo a tutti le discussioni ai tavoli istituzionali durante la definizione dell’Area Negoziale dove contestammo in sede politica l’idea di definire quelle qualifiche – ad esempio – con la denominazione di “Intendente”, mentre oggi dovremmo pensare ad un “Addetto” ?
Così come insistiamo sul fatto che ci si debba occupare di come prevedere posti e relativa copertura negli Istituti penitenziari, nei servizi operativi del Corpo e non come forse anche tra qualche sindacalista avanza il fascinoso richiamo verso incarichi di “Vice Consigliere Ministeriale”.
Insomma per la FNS CISL serve fare uno scatto in avanti verso scelte di autentico rilancio del Corpo e dell’Amministrazione, partendo prima dalle Sedi penitenziarie e puntando, nel completamento del miglior utilizzo delle professionalità presenti nel Corpo anche alla valorizzazione in ogni ambito Dipartimentale e Ministeriale.
Parteciperemo anche alla terza riunione sul tema, prevista il 2 agosto per il Comparto della Dirigenza Penitenziaria, sempre con la passione, responsabilità e competenza per rivendicare scelte e tutele del personale – di Tutto il Personale – di questo sistema Penitenziario Italiano.
Cordiali saluti.
Il Segretario Generale
Massimo VESPIA