Si è tenuto ieri pomeriggio l’incontro con il dott. Massimo Parisi Direttore Generale del Personale del DAP, coadiuvato dal dott. Giuseppe Cacciapuoti Direttore Generale del Personale del DGMC, per un incontro di consultazione sulla bozza di P.C.D. concernente la procedura di conferimento degli incarichi Dirigenti del Corpo di Polizia penitenziaria.

Dopo alcuni interventi sindacali è apparso subito chiaro che le posizioni delle OO.SS. presenti si diversificavano tra loro, alcune puntando a considerazioni giuridico amministrative ( neanche tutte condivisibili ) facendo avanzare l’ipotesi della necessità di rinviare ulteriormente sul dotarsi di uno strumento – il P.C.D. relativo agli obiettivi di cui all’ordine del giorno della riunione - che per quanto riguarda invece la FNS CISL serve avere a disposizione il prima possibile, perché l’imminenza dell’applicazione delle promozioni previste nel sistema di classificazione della Dirigenza del Corpo dovrà corrispondere anche all’affidamento degli incarichi.

In premessa al confronto era stato lo stesso dott. Parisi a fornire alcune informazioni chiarendo che entro il 15 marzo la Commissione potrebbe concludere i lavori utili agli scrutini utili all’inquadramento del Personale nei 136 posti previsti per “primi dirigenti” decorrenza 1/7/2022 per quelli decorrenti 1/1/2022 a “dirigente”, oltre che per quelli decorrenti 1/1/2023 da “dirigente aggiunto” a “dirigente”.

Tornando alla discussione tenuta sulla bozza di PCD questa segreteria nazionale ha inteso chiedere alcune essenziali aspetti quali, ad esempio, la semplificazione degli artt. 1, 2 e 3 dove non specificare a quali qualifiche dirigenziali riferirsi nei singoli articoli del provvedimento ma limitandosi alla sola definizione di “dirigenti”. Questo andrebbe a chiarire ad esempio che il criterio della durata degli incarichi deve valere per tutti, offrendo nel tempo opportunità di rotazione indistintamente e senza inserire il concetto di transitorietà della norma tanto richiesto a gran voce da alcuni dei presenti, una previsione che se accolta dall’Amministrazione determinerebbe che per 5 anni successivi dall’entrata in vigore del PCD chiunque potrebbe invocare l’inamovibilità lasciando la situazione nell’attuale gravità odierna.

Su questo la posizione della FNS CISL rimane ferma : non condividiamo assolutamente la previsione in questo provvedimento di alcuna transitorietà.

La nostra richiesta ed il nostro obiettivo rimane quello di avere un dirigente al Comando di ogni Istituto e di ogni Nucleo per assicurare certezza alla catena di comando dei servizi operativi.

Ulteriormente abbiamo osservato nel corso della riunione, su elementi emersi al tavolo da parte della delegazione di Parte Pubblica, che potremmo convenire sull’invertire il metodo indicato al comma 1 dell’art. 7 della bozza PCD, mentre non vorremmo mutare niente al comma 2 dello stesso art. 7 perché per quanto ci riguarda il Capo del DAP emette legittimamente gli incarichi dei dirigenti nell’ambito dell’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia Minorile e di Comunità in quanto espressamente riconosciuto dalla legge quale Capo del Corpo di Polizia penitenziaria.

Sui criteri invece previsti per il conferimento di incarichi temporanei ( art. 8 della bozza PCD ) abbiamo chiesto di limitare tale discrezionalità ai “casi di urgenza” ed indicando preventivamente anche la durate temporale dell’incarico provvisorio.

Sulle obiezioni emerse nella discussione sull’utilizzo dello strumento del PCD piuttosto che altra natura d’intervento abbiamo ribadito più volte che non può essere questo il problema perché trattasi di una scelta che denota la possibilità di modificare costantemente nel tempo i criteri, adattandoli anche alle successive scelte che non appaiono più rinviabili, quali la definizione del regolamento di funzionamento dell’Amministrazione, del provvedimento sui posti di funzione ( da prevedersi anche per le istituende nuove due Direzioni Generali del Corpo ) e sul Regolamento del Corpo che non declama alcuna idonea previsione per il personale dell’Area Negoziale in questione.

Al termine della riunione il dott. Parisi ed il dott. Cacciapuoti hanno informato che dopo un esame attento delle questioni emerse e rappresentate nel confronto odierno predisporranno la nuova bozza di PCD che presenteranno ai Vertici del Corpo per le propria definizione e pubblicazione.

Per parte nostra continueremo a sensibilizzare le due Amministrazioni ed il Ministero della Giustizia affinché siano adottate le scelte più condivise per questo importante ambito del Corpo.

Vi terremo informati sugli sviluppi.

Cordiali saluti.

Il Segretario Generale
Massimo VESPIA