Dott. Pietro BUFFA
Direttore Generale della Formazione
Egregio dott. Buffa,
nell’esprimere il nostro apprezzamento per l’aver accolto la richiesta di modificare la previsione anagrafica del Personale che poteva partecipare all’Interpello di cui sopra, portando il limite ai 50 anni anziché 45, siamo però a segnalare un ulteriore aspetto che produce una sperequazione tra il Personale del Corpo che appartiene funzionalmente a Dipartimenti diversi.
Infatti nel bando dell’interpello in questione non viene consentito di partecipare alla selezione al Personale che opera presso le Strutture della Giustizia Minorile e dell’Esecuzione Penale Esterna. Questa esclusione prelude ad una disparità di trattamento che lede il principio sempre richiamato nelle norme contrattuali del Comparto e dell’AQN del Corpo circa le pari opportunità tra il Personale della Polizia penitenziaria, pari opportunità che culturalmente in maniera erronea vengono spesso intese come quelle relative a differenze di genere e non anche invece a quelle di legittime aspirazioni professionali e/o di carriera tra tutto il Personale appartenente al Corpo.
Per quanto detto siamo a chiedere alla S.V. di voler valutare – visto che anche i tempi d’istruttoria delle domande presentate sono ipotizzati per la prima decade di settembre 2023 - una breve proroga dei tempi di presentazione delle domande per coloro i quali prestano servizio nelle Sedi di competenza del DGMC, prevedendo che in ogni Distretto Provveditoriale venga riservato almeno uno dei posti indicati nella tabella di cui alla Sua nota n. 221983.U del 31 maggio 2023.
In attesa di un Suo cortese celere riscontro si porgono cordiali saluti.
Il Segretario Generale
Massimo VESPIA