Dice un vecchio detto che “ al peggio non c’è mai fine”.
Con la firma del Contratto Nazionale del Comparto Sicurezza – quello per intenderci del 23 dicembre 2021 – giungemmo ad un importante risultato che migliaia di Colleghi e Colleghe sollecitavano da anni.
Nel Contratto di Comparto vengono assegnate le risorse per assicurare l’azione sindacale da parte dei Rappresentanti, consistente in 32 distacchi sindacali retribuiti da ripartire tra le OO.SS. rappresentative e firmatarie del Contratto stesso. Chiaramente in base alla percentuale rappresentativa le diverse OO.SS. si vedono assegnati un corrispondente numero di distacchi.
La normativa prevede poi che oltre a queste agibilità sia possibile richiedere ( questo soprattutto per quelle Organizzazioni alle quali non competono i distacchi prima descritti ) delle Aspettative Sindacali non retribuite, che a differenza dei distacchi non tutelano la posizione dei singoli destinatari né retributivamente, né previdenzialmente, congelando di fatto il rapporto di lavoro della Persona destinataria che non matura neanche anzianità di servizio.
Fino al contratto firmato a dicembre 2021 qualche OO.SS. sfruttava però questa seconda previsione per favorire un deprecabile fenomeno, tanto che le Aspettative avevano raggiunto un numero superiore a quello dei Distacchi. Questo avveniva perché la precedente normativa assicurava alle Aspettative una analoga tutela che invece è propria solo dei Distacchi sindacali, consistente nel diritto della Persona che ha svolto - per almeno 2 anni  quell’incarico a tempo pieno -  ad avere precedenza alla Mobilità di Sede una volta revocato il Distacco.
Chiaramente in coincidenza dell’attivazione di dette Aspettative Sindacali assistevamo ad un “fluttuare numeroso di tesseramenti” in coincidenza dei Destinatari di quelle situazioni, un sistema che veniva utilizzato prevalentemente da 3 – 4 sigle.
Per onestà lo affermiamo qui una ulteriore volta:  la FNS CISL  NON HA MAI UTILIZZATO quelle Aspettative e  NON HA MAI ACCOLTO richieste di singoli interessati in quel senso che abbiamo sopra descritto.
Finiti gli effetti di quella normativa per le aspettative, stranamente ma non troppo stranamente, le richieste che a decine partivano ogni anno sono cessate !  Quindi la soddisfazione per aver contribuito a favorire la fine di quel fenomeno è chiara.
Ma come dicevamo all’inizio “al peggio non c’è mai fine” ed allora si paventano all’orizzonte nuovi “mercatini”  dove in cambio di un po’ di tessere si assicura ad alcuni un distacco sindacale, sempre e solo legato all’obiettivo futuro di un eventuale trasferimento dopo 2 anni d’incarico a tempo pieno, magari verso Sedi di destinazione finale in realtà del Sud, dove prima di un numero ben maggiore di anni di servizio nelle sedi del Nord nessun/nessuna Collega riuscirebbe diversamente ad arrivarci.
Su questo fenomeno è ben più complicato poter intervenire normativamente, ma un metodo in realtà esisterebbe:  Basta non prestarsi in modo disattento ad iscrizioni di favore, utili a favorire interessi di singoli, ma mai rivolte al vero valore dell’impegno sindacale, quello delle Tutele del Personale.
   
Cordiali  saluti.
                                                                       Il Segretario Generale
                                                                          Massimo VESPIA