Nella serata di ieri è proseguito a Palazzo Vidoni - in sede tecnica - la trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale 2022/2024 del Personale non dirigente del Comparto Sicurezza e Difesa.
Tornavamo a riunirci con la delegazione governativa dopo l’ultimo incontro del 24 luglio e ci attendevamo eventuali ulteriori ipotesi sulla parte economica e prospettive per poi passare alla parte normativa.
Ci è stato invece comunicato che potrebbero aggiungersi alcune risorse - per effetto di una scelta politica - di riconoscere uno scostamento di un ulteriore 0,22% sul montante inflattivo, che era stato pattuito per tutti i rinnovi contrattuali nella misura media del 5,88%. Questo alimenterebbe eventualmente le risorse di una cifra che rispetto allo stanziamento previsto non risolve la distanza tra le richieste sindacali e l’offerta del Governo (circa 50 milioni in più per l’intero Comparto).
La FNS CISL ha segnalato, così come altre OO.SS. presenti, che non disconosciamo il valore dello stanziamento che proviene dalla legge di bilancio vigente, uno stanziamento mai visto negli ultimi 20 anni ma tutto risulta essere mortificato dal valore dell’inflazione reale.
Altro aspetto che ci ha portati a chiedere futuri impegni da parte del Governo è il mantenimento strutturale della riduzione del cuneo fiscale, perché appare altresì chiaro che per le colleghe ed i colleghi in uniforme che prestando lavoro su turnazioni e con importanti prestazioni di lavoro straordinario, superando la soglia reddituale di 28000 euro annui lordi, risulterebbero beffati da una tassazione che li penalizzerebbe paradossalmente in modo grave rispetto ai loro bilanci personali e familiari.
Da parte della delegazione governativa è stato enunciato l’impegno a cercare di raggiungere un obiettivo, per la parte del rinnovo economico, di almeno 100 euro netti a partire dalle qualifiche iniziali, ma con il rischio che così facendo rimarrebbe ben poco per la parte di salario accessorio. L’ipotesi che avanza è quindi quella di una ripartizione di circa il 90% delle risorse sul tabellare fissi e del restante 10% sulla parte variabile.
Si è colta l’occasione per insistere sulla richiesta di avvio del confronto sulla Previdenza Dedicata, anche per non perdere gli stanziamenti economici già previsti, oltre al fatto che serve avviare i tavoli per gli altri Comparti ancora senza nessuna risposta e cioè quello dell’Area Negoziale delle FF.PP. e quello della Dirigenza penitenziaria, rispettivamente senza Contratto dal 2017 e dal 2006.
Emerge diffusamente dal Tavolo della necessità di un incontro con la Presidente del Consiglio perché in questa situazione nella quale ci troviamo permangono alcune questioni che necessitano di un ristoro mancante dagli stanziamenti vigenti e nello specifico per le Sperequazioni che permangono tra Corpi, sulla Previdenza Dedicata e sulla adeguata copertura per gli aspetti legati alla Specificità di questo Comparto Contrattuale.
La Delegazione Governativa farà alcune celeri verifiche e farà conoscere in che modo e quando tornare – presto – a riunirci per dare una risposta al personale delle Forze di Polizia.
Vi terremo informati sugli sviluppi.
Cordiali saluti.
Il Segretario Generale
Massimo VESPIA
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Categoria principale: Polizia penitenziaria
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