Negli ultimi giorni giungono appelli da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella  e dal Santo Padre  Papa Francesco,  affinché sia affrontata quella che per le carceri italiane è ormai un vero e proprio stato di emergenza.

Il sovraffollamento detenuti è divenuto insopportabile  e le aggressioni in danno del Personale – primo tra tutti quello di Polizia penitenziaria – sono all’ordine del giorno.  E’ appena iniziato un nuovo anno e già due giovanissimi detenuti si sono suicidati, uno a Firenze e l’altro a Roma. Ma solo le Colleghe ed i Colleghi, che operano in “prima linea” sanno quanti interventi effettuano invece in tempo salvando vite umane. Una situazione ormai insostenibile che ha portato ai richiami del Quirinale e della Santa Sede.

Negli ultimi due anni sono stati messi in campo interventi importanti dall’attuale Esecutivo, interventi che la politica non dedicava a questo settore della sicurezza da decenni.

Ma appare chiaro che non è sufficiente avere un Governo che finalmente attua provvedimenti ordinari ma servono ulteriori interventi straordinari.

Serve che non solo il Governo ma l’intero Parlamento sostenga misure eccezionali non più rinviabili, a partire da un serio piano carceri con interventi sulle Strutture che non reggono più all’uso intensivo che ne viene fatto e serve intervenire sugli Organici del Personale, in molte realtà del Paese in gravi difficoltà e con donne e uomini che nonostante il massimo impegno non possono resistere all’infinito così.


                                                                                Il  Segretario  Generale
                                                                          Massimo  VESPIA